What’s happened?
L’IRENA (Agenzia Internazionale per le energie rinnovabili) ha pubblicato nel rapporto annuale il numero di occupati nel settore rinnovabile, che ha toccato la quota 10 milioni. Nel 2017 sono stati creati mezzo milione di posti di lavoro e, grazie al processo di decarbonizzazione, si stima che entro il 2050 saranno creati 28 milioni di nuovi posti.
Nello specifico…
Nel 2017 il settore rinnovabile ha raggiunto quota 10 milioni di occupati a livello mondiale, riflettendo quindi l’importante crescita delle energie pulite che si è vista negli ultimi anni.
In particolare, considerando solamente il 2017, questo settore ha creato 500 mila nuovi posti di lavoro e, rispetto all’anno precedente, c’è stato un aumento del 5,3% della forza lavoro impiegata; tra i fattori che hanno spinto questo trend vi sono sicuramente la diminuzione dei costi delle tecnologie per produrre energia green e il sostegno di politiche che mirano alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione di emissioni nocive.
Attualmente il maggior numero di impiegati nel settore rinnovabile è localizzato in sei Stati: Cina, Brasile, Stati Uniti, India, Germania e Giappone; questi Paesi da soli rappresentano il 70% dei posti di lavoro di tutto il settore. Per quanto riguarda la distribuzione dei lavoratori in base alle fonti energetiche, al primo posto c’è l’energia solare, che conta ben 3,4 milioni di impiegati; subito dopo si trovano le biomasse con circa 2 milioni e al terzo posto, infine, l’idroelettrico con 1 milione e mezzo di addetti.
Questa è stata quindi una conferma di come le energie green siano un pilastro della crescita economica e, secondo le stime dell’IRENA, la decarbonizzazione dell’energia comporterà 28 milioni di posti di lavoro da oggi fino al 2050.
Fonte: repubblica.it