Energia dalle banane: l’invenzione di un ragazzo indiano che ha fatto di necessità virtù

What’s happened?

Il distretto di Bhagalpur in India è in assoluto una delle zone più povere dell’intero paese al punto che il governo ha deciso di interrompere l’erogazione di energia elettrica per 12 ore al giorno comportando numerosi disagi con effetti sui bisogni primari dell’uomo fino ad arrivare alla difficoltà a studiare. Ed è così che un ragazzo di 17 anni ha cercato di risolvere il problema con una scoperta sorprendente: è possibile produrre energia elettrica sfruttando le piante di banane.

 Nello specifico…

In India le piantagioni di banane sono molto diffuse (37.000 ettari solo nella regione di Bhagalpur). Le banane sono un elemento fondamentale nella quotidianità indiana perché oltre ad essere un alimento, vengono utilizzate nei riti religiosi e le foglie servono da stoviglie usa e getta. Tuttavia quando vengono smaltite, producono un’ alta quantità di rifiuti che devono essere gestiti. Da qui l’idea di Gopal Jee che potrebbe risolvere entrambi i problemi.

Il diciasettenne indiano è partito analizzando le macchie sui vestiti lasciate da una sostanza presente nel gambo del banano, chiedendosi come mai ne fosse così difficile la rimozione. Gopal Jee ha scoperto che tale sostanza conteneva un acido naturale responsabile del fenomeno. Ha così provato a inserire due elettrodi (uno in rame e uno in zinco) all’interno del gambo della pianta a una distanza di 20 cm l’uno dall’altro. Il risultato ha generato 3 volt di energia in grado di mantenere accesa una lampadina per 3 ore. Aggiungendo poi altri steli in sequenza, è stato in grado si prolungarne l’effetto.

Questa scoperta è straordinaria perché, con una cifra irrisoria (3 € per acquistare elettrodi e del filo elettrico) si può superare il problema dell’assenza di luce e allo stesso tempo dello smaltimento delle piante di banane, contribuendo anche alla diffusione della cultura tra i giovani.

Per il Banana Biocell, Gopal Jee è stato insignito del premio Inspire Award dedicato a coloro che contribuiscono alla ricerca scientifica in India.

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