What’s happened?
Un team di scienziati americani della Cornell University ha totalmente riprogettato la struttura elettrochimica delle batterie, con l’intento di creare un dispositivo che possa caricarsi in pochi secondi. Per fare ciò hanno introdotto, nel settore energy storage, la capacità di autoassemblaggio di un polimero a base di nitruro di niobio, che crea una struttura a spirale in tre dimensioni.
Nello specifico…
L’idea alla base di questo studio è stata quella di intrecciare tutti i componenti della batteria (anodo, elettrolita e catodo) in un’unica minuscola struttura, ridefinendo quindi il concetto di batteria che oggi conosciamo. La molecola più adatta per questo scopo è stato individuato in un copolimero a base di nitruro di niobio: questo è un super conduttore in grado di formare da solo una struttura tridimensionale a forma di spirale (chiamata giroide).
L’esperimento è stato realizzato utilizzando pellicole di carbonio, che, grazie all’autoassemblaggio del polimero sopra descritto, hanno creato dei pori che sono stati rivestiti con materiale conduttore di ioni. Dopo aver versato lo zolfo (materiale anodico), il team ha riempito gli spazi rimanenti con un polimero caratterizzato da un’alta conduzione elettronica, chiamato PEDOT.
Il risultato di questa scoperta è che, non appena il cavo della batteria viene collegato alla presa, in pochi secondi la batteria è completamente carica.
Questo esperimento pone quindi le basi per una nuova generazione di batterie, molto più efficienti rispetto a quelle tradizionali che vengono usate da tutti noi quotidianamente.
Fonte: rinnovabili.it