What’s happened?
Un gruppo di ricerca internazionale ha pubblicato sulla rivista Applied Physics Letters uno studio secondo il quale è possibile sfruttare l’energia che la Terra accumula di giorno e rilascia di notte. È stato creato uno strumento che risulta funzionante, sebbene la quantità di energia prodotta sia ancora molto esigua.
Nello specifico…
Il dispositivo in questione sfrutta il fenomeno contrario di quello utilizzato dai pannelli fotovoltaici: è necessario convertire le radiazioni infrarosse in energia elettrica, “catturando” perciò l’energia che di notte il nostro pianeta rilascia nello Spazio.
Fino ad oggi si ipotizzava che fosse possibile utilizzare l’energia “notturna”, ma vi erano evidenti limitazioni tecnologiche nella costruzione e progettazione di un apparecchio in grado di trasformare questo tipo di radiazioni in energia elettrica; il merito di questo team di ricercatori è stato quello di aver dimostrato la correttezza della teoria grazie alla concretezza. Infatti, il “fotodiodo” creato è in grado di produrre 64 miliardesimi di W per metro quadro e va a confermare il corretto funzionamento di questa nuova tecnologia.
Il prossimo passo per gli scienziati sarà quindi rivolto alle migliorie a materiali e al sistema, per portare la produzione ad almeno 4 W a metro quadro.
Fonte: Business Insider Italia