What’s happened?
Le previsioni sulle temperature della stagione in corso e di quella invernale sono state ritoccate: si prospetta infatti un periodo più freddo del previsto. Questo fattore ha inciso sui prezzi energetici della Francia e potrebbe avere ripercussioni anche sui Paesi confinanti, che dovrebbero esportare energia anziché importarla.
Nello specifico…
Le previsioni delle temperature, sia per il breve che lungo periodo, sono state riviste al ribasso: questo ha inciso in particolar modo in Francia, dove la domanda per il riscaldamento ha mostrato una brusca crescita, trascinando anche le quotazioni italiane a causa della riduzione di importazioni registrata nel nostro paese.
La variazione dei prezzi energetici francesi può impattare in modo diretto sui Paesi confinanti come l’Italia, che, da Paese importatore, potrebbe trovarsi nella situazione di esportare energia in Francia, portando delle ovvie tensioni negli stoccaggi italiani, che non sono ai livelli degli anni precedenti quando l’inverno è ormai alle porte.
Nel caso in cui le temperature dovessero ulteriormente mostrare dei ribassi è probabile un altro incremento dei prezzi all’ingrosso di energia elettrica e gas naturale, con anche la possibilità del rischio di blackout per la mancanza di gas, soprattutto nei Paesi del Nord-Europa.